Ennesima azione terroristica delle brigate Al Aqsa, braccio armato di Hamas: rapimento di tre ragazzi ebrei: Eyal, Gilad, Naftaly.
E’ evidente a tutti che questo è un gesto disperato di un gruppo terrorista (Hamas) che ormai è in un cul de sac; ha i giorni contati, è accerchiato e sotto assedio, i suoi amici “ fratelli musulmani” in Egitto sono fuori legge, il governo turco è fuori gioco, avendo fallito l’obbiettivo di assumere la leadership nel Mediterraneo Orientale, adesso è in difficoltà nel proporsi come garante del passaggio delle condotte di gas e petrolio nel suo territorio.
Nel contempo è fallita la strategia di Obama di appoggiare e usare i fratelli musulmani, la Turchia, Hamas e i terroristi siriani per mettere in ginocchio Putin e Netanyahu.
L’alleanza tra Putin e Netanyahu regge e regge perché esistono interessi comuni politici, economici, e di lotta al terrorismo islamico. Tutto questo porterà a nuovi assetti nel Mediterraneo Orientale e in Medio Oriente.
Ritornando ai tre ragazzi rapiti da Hamas è nell’interesse dei palestinesi liberarli e disinnescare la mina pronta a esplodere. Questa potrebbe essere l’ultima occasione per risolvere per via diplomatica il contenzioso. Le condizioni sono sul tappeto da parecchio:solo il maldestro e inopportuno intervento dei dilettanti nordamericani ha complicato la situazione già difficile di per sé. Queste condizioni possono disinnescare la bomba mediorientale e far avanzare il processo di pace reale.
I punti sono i seguenti:
I° Smantellamento di Hamas e dei suoi bracci armati;
II° Istaurazione di rapporti diplomatici con Israele da parte di Libano, Siria, Anp;
III° Nessuna forza armata sotto controllo dell’ Anp, solo forze di sicurezza interne;
IV° Smantellamento di tutti i gruppi terroristi localizzati nel territorio sotto controllo dell’Anp;
V° Costruire un rapporto federale tra Giordania e Cisgiordania;
VI° Costruire un rapporto federale tra Egitto e Gaza.
Germano Battilana
Bassano del Grappa 22/06/2014