Comunicati

L’Italia nel caos

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La situazione politica italiana si sta ingarbugliando sempre più.

Siamo di fronte a una guerra per bande, per il momento senza sangue, ma in base alle precedenti esperienze storiche questo non è da escludere. Tali bande sono teleguidate da potenze economiche e apparati statali non autoctoni; tutto questo “anbaradan” per il momento non si ripercuote negativamente sulla Lega e su Salvini, anzi essi ne traggono benefici: vedi i sondaggi dell’ultima ora.

Significativa è stata la riunione convocata da Salvini  con le parti sociali al Viminale: non per quanto si è discusso o per i risultati conseguiti, ma per la presenza dell’ex Sottosegretario Armando Siri. Questo è un messaggio inviato a Gianluca Savoini: “Non sarai abbandonato”…. A suo tempo, durante l’operazione “Mani pulite”, Mario Chiesa, il “mariuolo” come lo chiamò Bettino Craxi, fu abbandonato a se stesso; lui confessò tutto, più di tutto. A fronte del messaggio di Salvini, Savoini al primo interrogatorio non ha aperto bocca, seguendo le orme di Primo Greganti ( anche lui implicato in “Mani pulite” ), il quale non parlò.

Il tempo ci dirà se siamo di fronte a un Mario Chiesa o a un Primo Greganti.

L’altro elemento decisivo è la scoperta di gruppi terroristici già vicini ai neonazisti del battaglione Azov ucraino con armamenti di varia natura; mentre i servizi italiani indagavano su simpatizzanti e amici dei patrioti del Donbass: ciò desta strani sospetti e forse non è casuale; questi episodi sono avvenuti dopo l’intervista al Financial Times da parte del Presidente Wladimir Putin, dove metteva in risalto le ” malefatte” e i punti deboli del sistema tardo capitalista, e nei fatti si proponeva come leader del mondo antiglobalista, che lotta per difendere la storia, cultura e tradizioni dei popoli, ponendo Mosca come la terza Roma.

Inoltre questa campagna contro la Federazione Russa e il suo Presidente Wladimir Putin ha lo scopo di continuare e allargare le sanzioni economiche contro la Federazione Russa, dopo il referendum per l’autodeterminazione in Crimea del 2014, che sanciva la volontà del popolo  di rientrare nella madre patria russa.

Non è da escludere che le future sanzioni possano colpire anche i prodotti petroliferi della  Federazione Russa, fino a far diventare concorrenziale i gas a frammentazione (scisto): va ricordato che gruppi monopolistici nordamericani hanno investito somme gigantesche su queste estrazioni.

L’obbiettivo, attraverso le sanzioni, è di elevare il valore di un barile di petrolio a minimo 80 dollari, rendendo quindi competitivo lo shale gas (scisto).

Mentre la Federazione Russa ha programmato i suoi piani economici su un valore di 50 dollari al barile.

Se la Federazione Russa riesce a sviluppare la sua economia con questa valutazione (50 dollari al barile) per gli USA la crisi sarà inevitabile e saranno costretti a scendere a patti, e togliere le sanzioni.

Quindi le problematiche italiane sono all’interno di uno scontro globale (i “grandi” politici italiani non sono altro che delle comparse, in questo gioco).

L’ovvia constatazione è che l’Italia è senza un capitano, anzi ne ha uno e si chiama Francesco Schettino.

Venezia-Longarone 17 luglio 2019

per il Veneto Serenissimo Governo

Il Vice Presidente Valerio Serraglia

Veneto Serenissimo Governo