Comunicati

I decreti Conte: ovvero tutto cambi perché nulla cambi

image_pdfimage_print

La frase simbolo del “Gattopardo” ripropone in questi giorni tutta la sua attualità, una sottile linea rossa di lutti per il Popolo Veneto unisce il cosiddetto risorgimento alla gestione italica della pandemia corona virus.

Ecco ci troviamo di fronte all’ennesimo decreto dell’inutile governo italiano rispetto all’emergenza Covid 19. Dico inutile perché non argina il virus ma ne protrae la risoluzione, noi Veneti diciamo “peso il tacon del sbrego”.

Cosa sta facendo il governo dello stato italiano? Fare dei decreti che in realtà servono per mascherare una politica di immunità di gregge, perché l’unico provvedimento per evitare il disastro è bloccare tutto (tranne alimentari, farmacie e servizi di supporto annessi). Fare delle leggi a singhiozzo che lasciano aperte cose inutili come le edicole, visto la diffusione di internet, serve solo a giustificare le uscite di casa di coloro che pensano di essere intoccabili dall’epidemia.

Ora come mai prima d’ora diventa indifferibile la proclamazione dell’indipendenza del Veneto e ciò per tutelare il nostro Popolo. Quindi chiediamo a Luca Zaia che utilizzi le sue prerogative di presidente della Regione Veneto per proclamare l’indipendenza del Veneto, sulla base del referendum dell’ottobre 2017, come unico provvedimento utile per l’urgenza sanitaria in corso. L’italia si è dimostrata non solo inutile, ma per l’ennesima volta dannosa al Veneto, l’italia e i suoi organi di propaganda stanno utilizzando il dramma solo per sponsorizzare il tricolore e ridicoli flash mob in cui si canta l’inno italiano. Sia ben chiaro che non solo non siamo fratelli d’italia ma nemmeno parenti e non siamo pronti alla morte per uno stato che ci ha da sempre trattato come colonia. L’unica soluzione è la totale indipendenza della nostra patria Veneta, e in questi giorni stiamo dimostrando che da soli, noi Veneti, facciamo molto di più e molto meglio che essere attaccati al carrozzone italia, e se lo vorranno anche i fratelli Bresciani e Bergamaschi faranno parte della rinata Veneta Serenissima Repubblica.

Il 22 marzo 1848 alle ore 16.30 rinasce in Piazza San Marco la Repubblica Veneta, e il Presidente Daniele Manin termina il suo discorso infiammando la folla con un triplice “Viva La Repubblica, viva la libertà, viva San Marco!”

Venezia-Longarone, 22 marzo 2020

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Vicepresidente

Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia