L’Italia e il suo esotico Ministro degli Esteri hanno espulso ieri, 05 aprile 2022, trenta diplomatici della Federazione Russa in quanto spie (quando hanno saputo che erano spie? Forse il 4 aprile?).
Palese atto di ostilità nei confronti di chi ci rifornisce di materiale energetico e di molte altre materie prime, decisive per la nostra economia, a prezzo concorrenziale; nel contempo l’Italia fornisce armi offensive al governo ucraino, che saranno usate contro i soldati russi.
Ovviamente tutto questo agli ordini del Pentagono. Questa direttiva ricadrà, in maniera negativa, sui popoli della penisola italiana, e vorrà dire un depauperamento del nostro tenore di vita, preannunciando una lunga stagione di lacrime e stenti, per la sopravvivenza delle nostre famiglie e dei nostri figli. I “governanti” italiani ci stanno portando in un vicolo cieco.
Tutto il sistema mediatico è mobilitato per imporci un pensiero unico.
Quello a cui abbiamo potuto assistere è un dato incontrovertibile; dopo la crisi ucraina si sono svolte in Europa due prove elettorali: in Ungheria e in Serbia. In tutti e due i casi il popolo ha votato per difendere i propri interessi nazionali e contro la NATO, responsabile della crisi ucraina.
Nella penisola italica tutti i sondaggi, da noi non commissionati, danno il medesimo risultato: niente armi all’Ucraina, ma lavoro diplomatico per raggiungere una pace giusta, che salvaguardi il diritto dei popoli all’autodeterminazione.
Il governo italiano rischia di fare la fine del governo polacco, che durante la 2a guerra mondiale si è rifugiato a Londra.
Il popolo veneto ha una sola via: marciare verso l’autodeterminazione, partendo dai risultati del referendum dell’ottobre 2017. (Votanti 2.329.949; 57,2% degli aventi diritto, voti validi 2.317.923; Si = 98,1%, NO= 1,9%).
Questa democratica volontà popolare ci impone come Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, di continuare nella lotta intrapresa fin dal 1987.
Chiediamo all’uomo di Bruxelles (Mario Draghi), all’uomo di Parigi (Enrico Letta) e all’esotico (Luigi Di Maio): qual è il loro concetto di democrazia e se ne hanno uno?
Il popolo veneto si è espresso; siamo di fronte all’alternativa: trattare e risolvere pacificamente, attraverso una road map, alla luce del referendum, o scegliere altre strade.
Il Veneto Serenissimo Governo ha scelto la democrazia e la lotta, per salvare i diritti del nostro popolo. Qual è la strada scelta dal governo italiano? Attendiamo risposta.
Venezia – Longarone, 06 aprile 2022
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente Valerio Serraglia