Comunicati Ufficio Affari Esteri

Altro che scuse: il colonialismo italiano continua!

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…L’occupante italiano è pronto a riconoscere i propri crimini in Libia, ma che fa rispetto ai crimini fatti durante le cosiddette guerre risorgimentali? Che fa a proposito dei campi di concentramento e della pulizia etnica attuata in Jugoslavia durante il secondo conflitto mondiale? Che fa riguardo i gas usati durante l’occupazione del Corno d’Africa?…

Le scorse settimane il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi si è scusato per gli scempi e il terrorismo perpetrati dall’Italia nei confronti del Popolo Libico; ciò è un tardivo e doveroso atto verso quel Paese e tutto il Popolo Libico che ha dovuto sottostare alla barbarie dello straccio-imperialismo italiano. A dire la verità l’unico che ci guadagnerà da queste scuse è il colonnello Gheddafi, per i milioni di risarcimento promessi dal Governo italiano al regime di Tripoli. Come Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, auspichiamo che il fiero Popolo Libico si ribelli al suo dittatore, ritornando così in possesso del proprio libero arbitrio di Popolo. Ricordiamo a tutti che tra le varie clausole del risarcimento al Popolo Libico da parte dell’Italia c’è anche una patnership militare, ovvero l’Italia fornirà supporto militare al dittatore Gheddafi, il quale tuttora è uno dei primi finanziatori dei vari gruppi terroristici che operano nel pianeta; quindi oggettivamente con il proprio agire l’Italia contribuirà a finanziare il terrorismo e a mantenere Gheddafi al potere.
Come rappresentanti del Popolo Veneto rimaniamo basiti rispetto a queste scuse, il tutto per il fatto che l’Italia adopera due pesi e due misure nel trattare i rapporti con il proprio passato criminale, un passato che trabocca nel presente. L’occupante italiano è pronto a riconoscere i propri crimini in Libia, ma che fa rispetto ai crimini fatti durante le cosiddette guerre risorgimentali? Che fa a proposito dei campi di concentramento e della pulizia etnica attuata in Jugoslavia durante il secondo conflitto mondiale? Che fa riguardo i gas usati durante l’occupazione del Corno d’Africa?
Perché l’Italia non riconosce le proprie colpe rispetto all’illegale occupazione ed annessione del Veneto nel 1866? I crimini di questa occupazione, perpetrata in violazione del diritto internazionale, sono innumerevoli, di seguito andiamo ad elencarne alcuni a titolo esemplificativo:
1)      142 anni di illegale occupazione, con la violazione del diritto all’autodeterminazione dei Popoli Veneti;
2)      Indebita appropriazione dei beni materiali degli organi di governo della Veneta Repubblica Serenissima (Palazzo Ducale e tutti i beni mobili al suo interno), Ambasciate Venete a Roma e Costantinopoli;
3)      Promulgazione della tassa sul macinato, la quale servì per pagare i danni della guerra di aggressione italiana del 1866, e che inoltre causò una emigrazione di carattere biblico (diaspora veneta in tutti i continenti del globo) e malattie derivate da ciò (pellagra: mai esistita prima del 1866 nelle terre venete);
4)      Emigrazione forzata dei veneti verso l’estero dal 1866 ad oggi: Brasile, Argentina, Uruguay, Canada, Stati Uniti, Australia, Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Regno Unito, ecc.
5)      Baratto di emigrati in cambio di materie prime: ad es. emigrazione verso il Belgio in cambio di carbone;
6)      due guerre mondiali d’aggressione con conseguenti danni materiali e tragedie umane:
–         città bombardate,
–         morti civili per cause dovute alla guerra (bombardamenti, rastrellamenti, rappresaglie, epidemie di vario genere)
–         sfollati durante la prima guerra mondiale (cimbri, ladini, cittadini di Venezia, ecc.)
–         militari veneti morti in tutte le guerre d’aggressione italiane.
7)      Cessione della provincia Veneta di Belluno al III Reich durante la seconda guerra mondiale;
8)      Leggi razziali nei confronti dei veneti di Religione Ebraica, con deportazioni nei campi di sterminio;
9)      Danni morali nell’uso del Leone di San Marco per legittimare l’occupazione delle terre di Istria, Dalmazia,  Quarnaro e del Dodecaneso;
10)  Depauperamento della millenaria cultura veneta attraverso l’imposizione della “cultura” italiana.
Speriamo che questi crimini all’occupante italiano e alla comunità internazionale non sembrino pochi, ci auguriamo infatti che il mondo non aspetti solo delle guerre o dei genocidi per riconoscere la legittimità di un Popolo all’autogoverno e al libero arbitrio. Noi come Veneto Serenissimo Governo chiediamo che venga data al Popolo Veneto la possibilità di decidere liberamente del proprio destino di Nazione attraverso un libero referendum sotto tutela internazionale.
Le scuse italiane sono solo di facciata se parziali e legate a soli interessi economici; finché il Popolo Veneto continuerà a vedere violata la propria libertà dall’occupante italiano, lo Stato Italiano rimarrà l’ultimo rigurgito del colonialismo ottocentesco.
Ci appelliamo ai Veneti affinché sostengano il Veneto Serenissimo Governo e la sua politica, gli sforzi diplomatici che ormai da decenni stiamo portando avanti daranno i loro frutti a breve, ma è fondamentale che il nostro impegno sia sostenuto dall’energia vitale del Popolo Veneto, e dalla voglia che esso ha di ritornare ad essere padrone del proprio destino. Senza la dignità un Popolo non esiste, esistono solo dei fantasmi che si aggirano in terre desolate ed aride. Il Veneto Serenissimo Governo chiama il Popolo Veneto, nella diaspora e nella madre patria, al grande compito di affiancarlo nel diffondere cultura, storia e tradizioni della nostra amata Veneta Patria e nel lavorare per il raggiungimento dell’indipendenza. Questo nobile e grande obiettivo si potrà raggiungere anche con la costituzione di gruppi di sostenitori dello stesso Governo che si impegnino a divulgare la Veneta Cultura e a lottare per la ricostituzione del Veneto Stato.
Longarone, 15 marzo ’09

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Ministro degli Esteri
Demetrio Serraglia