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Asteniamoci dal votare questo Referendum Criminale

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Posizione del VSG sul referendum sulla procreazione assistita.

“Ciò che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli lo avrete fatto a Me”. Basterebbe questa frase di Gesù per far capire quanto sia sbagliato trattare attraverso un referendum della sorte di milioni di esseri umani. Perché è proprio di questo ciò che si va a discutere con il referendum sull’abrogazione di una parte della legge sulla procreazione assistita. L’embrione è a tutti gli effetti un essere umano, un individuo; non è una cavia da laboratorio su cui è ammissibile fare ogni sorta di esperimento.
È moralmente accettabile che l’uomo possa decidere della vita o della morte di un essere indifeso? L’essere umano è da rispettare, come persona, fin dal primo istante della sua esistenza.
È etico che attraverso un referendum l’uomo possa tentare di sostituirsi a Dio e alla Natura così da decidere a chi dispensare vita o morte? La riuscita e la vittoria di questo referendum  criminale porterà al definitivo collasso della società cristiana come noi la conosciamo, distruggerà l’istituzione della famiglia e le basi morali su cui essa posa. Il figlio non può essere considerato come un oggetto di proprietà, e non può essere nemmeno frutto dell’egoismo cinico di chicchessia; i figli per una famiglia sono un dono, il più grande e gratuito del matrimonio. L’avere figli è il termine e frutto dell’atto coniugale in cui gli sposi sono aiutanti di Dio, e solo da Esso, per il dono della vita ad un’altra persona.
Se l’embrione ha il DNA del futuro uomo, ovvero è  egli stesso individuo vivente e dotato di diritti, quindi se passasse il referendum passerebbe in modo inequivocabile il fatto che lo Stato viene a negare l’uguaglianza di tutti davanti alla legge, inoltre si verrebbe a legalizzare indiscriminatamente l’omicidio che oltre ad essere negato dalla Legge di Dio è anche negato dalla legge dell’uomo.
Alla luce di quest’analisi il Veneto Serenissimo Governo invita tutto il Popolo Veneto all’astensione da questa consultazione referendaria. Evitiamo di essere complici di un massacro indiscriminato. Inoltre il Veneto Serenissimo Governo invita tutte le persone che si rifanno alla morale cristiana all’obiezione di coscienza rispetto a queste tematiche di vitale importanza per la nostra civiltà. Oltre a disertare le urne invitiamo i presidenti di seggio, i segretari di seggio e gli scrutatori tutti a rivendicare il diritto all’obiezione di coscienza nelle giornate referendarie. Nel contempo, sulla base di quanto ha sancito il Processo di Norimberga, invitiamo tutte le forze dell’ordine interessate allo svolgimento del suddetto referendum a non collaborare per la sua riuscita, ovvero a non eseguire quegli ordini che potrebbero essere anche indirettamente causa di un crimine contro l’umanità.
È necessario da parte di tutti un grande sciopero generale nei confronti di questo referendum. Non diamo la possibilità a nessuno di fare esperimenti su vite umane come già i nazisti lo fecero nei campi di sterminio.
Venezia, 21 maggio ’05

per il Veneto Serenissimo Governo
Il Presidente
Luigi Faccia