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Dolomiti: patrimonio UNESCO

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Provate a chiedere a qualsiasi abitante delle valli dolomitiche di chi sono le “ crode” ed egli vi risponderà con fierezza: “ nostre!”. Veramente? In cuor nostro non c’è ombra di dubbio, ma la realtà purtroppo è ben diversa… Anche se dirlo ci costa tantissimo, dobbiamo però prendere atto che queste montagne non sono più “nostre”.

Da molti decenni ormai sulle Dolomiti hanno messo mano gli italiani, e oggi i risultati sono sotto gli occhi di chiunque voglia vedere. Sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, urbanizzazione disastrosa, viabilità a dir poco inadeguata e nessun piano turistico preciso: questi sono solo alcuni dei danni fatti, alcuni forse irreparabili. In tutto questo, negli anni, gli abitanti delle vallate hanno contato come un due al gioco della briscola. Ancora oggi, bisogna fare i conti con leggi assurde fatte da chi la montagna l’ha vista in villeggiatura o in qualche rivista. Ogni anno però arriva il conto da pagare, e lo pagano gli abitanti reali della montagna. Frane, alluvioni, valanghe e altro sono ovviamente eventi naturali, ma che si potrebbero contenere molto con una oculata gestione del territorio. Finora invece, c’è stato solo sfruttamento incondizionato, i cui proventi sono finiti nelle tasche di chi in montagna non ci vive…..
Ora, le Dolomiti sono diventate patrimonio UNESCO. Dopo aver volutamente lasciato passare del tempo per poter far cianciare un po’ chiunque sull’argomento, il Veneto Serenissimo Governo, i dolomitici e i veneti racchiudono tutto in una domanda: l’UNESCO, che ora tutela le dolomiti, risolverà qualcuno di questi problemi o sarà un altro padrone indebito delle nostre amate “crode”?

Longarone, 13 novembre 2009

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Luogotenente per l’area dolomitica
Marco de Cesero