Comunicati Spirito Veneto

Alcune considerazioni sul 9 maggio 1997

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il 9 maggio 1997: liberazione di Piazza San Marco

 
Non è possibile accettare di festeggiare la morte della propria madre, ossia della propria storia; perché questo rappresenterebbe la manipolazione della natura umana. Il 9 Maggio 1997 il Veneto Serenissimo Governo ha voluto bloccare i nefasti festeggiamenti creati ad hoc dal regime occupante italiano e supportato vigorosamente dai lacche locali, che volevano ricordare, ridicolizzandola, la morte della Serenissima, ossia la fine della più lunga epoca di pace e prosperità economica e politico-liberale che il popolo Veneto abbia mai vissuto nei suoi ben oltre 4 mila anni di storia.
Se si vuole puntare il dito su qualcosa, lo si deve fare analizzando i fatti che portarono alla fine dell’indipendenza Veneta con un po’ di buon senso storico, accusando i governanti di allora di non aver saputo reagire in maniera appropriata ad eventi che sconvolsero il modo di essere dell’intero globo. L’errore portante che fu fatto è stato pensare che con la neutralità disarmata si potesse salvare la patria e tutti i suoi beni materiali e spirituali intrinsechi, portando invece fatalmente i Veneti a perdere tutto. Lo spirito del 9 Maggio non era certo questo ma rappresentava la volontà popolare, la stessa che spinta dall’amore per le plurimillenarie istituzioni Venete e la bandiera di San Marco che le rappresenta, ha spinto molti patrioti a farsi massacrare ribellandosi agli eserciti invasori prepotentemente entrati nei territori Veneti (vedi le Pasque Veronesi).

E’ certamente indubbio che per questo motivo, da ben 6 anni, il Veneto Serenissimo Governo sta subendo bordate micidiali che cercano di ridicolizzare in tutte le maniere le sue iniziative da parte dello status quo vigente ovvero la "cricca oligarchica" che detiene il potere in questo paese (servitori veneti compresi), soltanto perché l’atto simbolico del 9 Maggio rappresenta tutt’oggi una vera iniziativa popolare senza nessun appoggio ideologico preconfezionato o di parte. La liberazione di Piazza San Marco, deve essere esempio per il nostro futuro che si presenta costellato da gravissime minacce e soprattutto deve tenere in guardia tutti noi dall’illusione illuminista che come nel 1797 si presentò con le promesse liberali da parte del padre di tutti i pacifisti (Napoleone), che nel nome della fratellanza, non esitò a massacrare e derubare di tutti i valori umani e storici il popolo Veneto e non solo.

Vicepresidente del Veneto Serenissimo Governo
Luca Peroni