Comunicati Spirito Veneto

Terza Guerra Mondiale

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Analisi della geo-politica internazionale da parte dell’ambasciatore del VSG Valerio Serraglia alla luce degli attentati del terrorismo internazionale, che colpiscono varie parti del mondo.

 

Le ultime battaglie della terza guerra mondiale (Israele, Torri Gemelle, Cecenia, Bosnia, Afghanistan, Iraq, Bali, Madrid, Kosovo) hanno reso evidente a tutti che la situazione ha raggiunto una gravità senza precedenti ed è completamente fuori controllo. Tutto questo è stato puntualmente previsto dal Veneto Serenissimo Governo, la guerra si è complicata avendo nuove caratteristiche; necessita fare un serio esame per capire l’attuale stadio e trarne i dovuti insegnamenti. Bisogna capire ed individuare quali sono gli amici, i nemici e gli oggettivi collaborazionisti; bisogna fare una politica per conquistare gli indecisi in buona fede, per ottenere questo è necessario uscire dall’ambiguità  e fare chiarezza, solo così la gente riuscirà a capire e ad assumersi gli oneri di una lunga e complessa lotta con gli inevitabili sacrifici necessari.
Il Veneto Serenissimo Governo sta dando il proprio contributo, si è sforzato di indicare le forze disposte ad una coerente lotta per la sopravvivenza, quando si parla di sopravvivenza non si tratta di esagerazione emotiva, negli ultimi 20 anni si è vista la strategia del terrorismo islamico:
1)      Aggredire Israele con la prima e seconda intifada per cercare non tanto una vittoria militare impossibile, ma per cercare in nome di una impossibile tranquillità di portare l’Europa dalla loro parte, e comunque indicare ai popoli europei Israele come responsabile dell’instabilità mediorientale e del terrorismo islamico.
2)      Istaurare una entità territoriale islamica in Europa, si veda l’aggressione nei balcani (Bosnia). Non va dimenticato che la Bosnia è stata la palestra del terrorismo islamico, ed attualmente ci sono le basi di partenza di svariate aggressioni.
3)      Aggressione al Kosovo, questo è stata un crimine perpetrato dalla NATO contro i Serbi, la NATO ha coperto, pagato, addestrato e usato come fanteria mercenaria i banditi dell’UCK. La lotta dei Serbi è una guerra difensiva, di sopravvivenza come lo stanno a dimostrare le attuali persecuzioni contro il popolo serbo. Il Kosovo è la culla della Serbia e questo non potrà essere modificato né dalla socialdemocrazia europea né dai vari Clinton.
4)      Stabilite le basi di partenza (Bosnia, Kosovo, immigrazione in Europa) il terrorismo è passato direttamente all’aggressione agli USA e all’Europa (11 settembre 2001 – 11 marzo 2004). Le risposte degli USA, di Israele e di tutti i loro alleati sono difensive, in reazione ad aggressioni precise.
Bisogna ricordare il pacifismo del 1938/39 a Parigi e Londra, la posizione dei pacifisti contro la NATO nella crisi dei missili SS20-SS22 negli anni 70, la posizione nei confronti della questione mediorientale e di Arafat che non può che essere accomunato al terrorista Yassin. È emblematico il fatto che l’ANP abbia proclamato 3 giorni di lutto per la morte di un terrorista che proclama lo sterminio del popolo ebraico. I nostri Popoli e Governi devono scegliere se essere come Chamberlain o come Churcil, si tratta di arrendersi ai terrorismi o reagire per dare una prospettiva di pace. La lotta al terrorismo islamico deve essere integrata alla lotta contro la socialdemocrazia e i vari pacifismi, i quali sono sempre stati oggettivamente la quinta colonna dei guerrafondai di ogni risma e tempo.
L’Ambasciatore Plenipotenziario
Valerio Serraglia