Comunicati

Quale fu il ruolo di Giorgio Albertazzi durante il Rastrellamento del Grappa?

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…egli afferma che non ha mai torturato né fucilato nessuno: ma che ci faceva sul Monte Grappa durante il rastrellamento del 1944?…


Il giornalista de “Il Gazzettino” Roberto Fontana conferma, in data 14/03/2006, quanto già si sapeva: che il “democratico” Giorgio Albertazzi era un repubblichino: un traditore della sua Patria Italiana. Costoro hanno ceduto parte della nostra Patria alla belva nazista, vedi la provincia di Belluno.
Si può ritenere normale che chiunque commetta degli errori più o meno gravi, ciò fa parte della dialettica materialistica.
Ma il sottotenente Giorgio Albertazzi, comandate del II plotone fucilieri della 3^ compagnia della Tagliamento non si è mai pentito, anzi rivendica con orgoglio la sua funzione di ascaro del Fuhrer: egli afferma che non ha mai torturato né fucilato nessuno: ma che ci faceva sul Monte Grappa durante il rastrellamento del 1944?
Questi intende negare che a seguito dei rastrellamenti ci siano state fucilazioni e impiccagioni in tutto il bassanese?
Intende affermare, come il suo “amico” Ahmadinejad che non è esistito l’olocausto? Ahmadinejad non c’era, può  dire che non ha visto, ma il sottotenente Giorgio Albertazzi c’era e ha visto.
Non ci stupisce che Marco Pannella accetti tra i suoi grandi elettori questi personaggi, ma che anche Enrico Boselli non abbia niente da dire ci può lasciare perplessi. Chissà cosa direbbe Ferruccio Parri! Comunque questi sono i futuri governanti dell’Italia nata dalla Resistenza.

 

Venezia, 22 marzo ’06

 

Per il Veneto Serenissimo Governo
Demetrio Serraglia